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    Dopo tre scudetti, l’Olimpia abdica: 84-78

    Dopo tre scudetti, l’Olimpia abdica. Prima di questa serie era 26-3 in casa nei playoff nelle ultime cinque stagioni, ma ha perso due volte ed è stata eliminata dalla Virtus Bologna, 3-1, la stessa squadra contro cui aveva conquistato i tre tricolori recenti e affronterà in finale Brescia. Partita dal quinto posto nei playoff, l’Olimpia era riuscita a ribaltare il fattore campo contro Trento e poi l’aveva strappato anche alla stessa Virtus vincendo Gara 2 dopo aver rocambolescamente “restituito” all’avversaria una Gara 1 vinta. Purtroppo proprio nel suo fortino non è riuscita a finire il lavoro, davanti a oltre 24.000 spettatori nell’arco di due partite che speravano di accompagnarla alla quinta finale consecutiva. Non è successo. Bologna ha giocato più tranquilla, quando l’Olimpia si è innervosita perché gli “elimination game” non possono che essere così, e ha prevalso 84-78. E’ stata una gara chiamata in modo severo, con tanti contatti, tanti falli, tantissimi tiri liberi. L’Olimpia aveva segnato 29 punti in un primo periodo molto promettente, ha toccato i 12 di vantaggio all’inizio del secondo periodo ma non è riuscita ad affondare il colpo, ha permesso alla Virtus di rimanere in partita, che era quello che voleva per finire l’opera.

    Zach LeDay

    IL PRIMO TEMPO – L’Olimpia riporta in quintetto Bolmaro per dare nerbo alla difesa. Il metro arbitrale è severissimo così le due squadre vanno in bonus entrambe dopo quattro minuti e mezzo di gara. L’Olimpia segna in sette possessi consecutivi con Mirotic a quota otto punti prima di andare in panchina. Il vantaggio schizza a otto punti, 18-10, dopo una rubata di Flaccadori concretizzata da una schiacciata di Bolmaro e la seconda tripla centrata da Zach LeDay. Sul secondo fallo di Bolmaro, Bologna si rimette in ritmo con un parziale di 8-1 che la riavvicina a meno uno. L’Olimpia però finisce meglio il quarto piazzando un nuovo 7-0 coronata da una tripla di Brooks. che vale il 29-19 con 14/16 dalla lunetta e tenendo Bologna a 4/16 dal campo. Nel secondo quarto tocca a Tonut quando Bolmaro va preservato dai falli. Il vantaggio tocca due volte i 12 punti, poi l’attacco dell’Olimpia si inceppa. Con un 7-0 Bologna forza Coach Messina a usare un time-out. Ma la Virtus è più in ritmo. Shengelia (16 nel primo tempo, rivaleggia con Mirotic) sorpassa con un canestro facile da sotto. Milano risponde con una tripla di Mirotic. Matt Morgan la cancella. Shavon Shields risponde ancora da tre e chiude il tempo con l’Olimpia avanti 44-42.

    Armoni Brooks

    IL SECONDO TEMPO – Milano riparte nervosa: segnano Mannion e poi Mirotic ma intanto Bologna produce due canestri e fallo, con Hackett e Shengelia. Sotto 48-51, con time-out annesso, l’Olimpia trova la tripla del repentino pareggio di Mannion. Ma non c’è continuità. Zizic segna due volte dentro l’area. L’Olimpia si aggrappa all’orgoglio. Bolmaro schiaccia un pallone a rimbalzo, Shields centra il bersaglio da tre. Eppure, il momento favorevole è cancellato da un altro momento negativo, firmato da Cordinier e poi da Pajola. E’ un break di 8-0 che spinge Bologna avanti di sette. Alla fine del terzo l’Olimpia è distante sei punti, 65-59. Con energia e volontà, tenta di rimettersi in gara. Mirotic segna a rimbalzo, Flaccadori ruba un pallone sulla rimessa per generare un altro canestro di un monumentale Mirotic. La Virtus trova Belinelli. L’Olimpia ci riprova ancora. Shields segna in entrata, Brooks dalla lunetta ricuce a meno uno. Nel quarto periodo, in tutto il secondo tempo, è il momento migliore. Flaccadori ruba un altro pallone, Diop con un tiro libero pareggia a quota 68. Belinelli di esperienza strappa a Bolmaro un fallo su tiro da tre. Mette solo due tiri liberi e permette a Mirotic con un’altra tripla di riportare Milano avanti. Poi va a più tre forzando Coach Ivanovic al time-out. Dal minuto di sospensione, Bologna esce con un gioco da tre di Cordinier che forza il quarto fallo di Diop per la nuova parità. Mirotic salta uno contro uno Diouf e arriva a segnare. Dalla rimessa da fondo, Cordinier segna da tre. E’ il canestro che capovolge la partita mentalmente. Sotto di tre, l’Olimpia trova un solo tiro libero da Shields. Shengelia invece non sbaglia: fa 2/2 poi segna dalla media. L’ultimo sussulto è un canestro da fuori ma da due di Shields. Sotto di quattro, LeDay prende sfondamento da Cordinier. Ma è tutto: 84-78 Bologna.

    Leandro Bolmaro

    L’articolo Dopo tre scudetti, l’Olimpia abdica: 84-78 proviene da Pallacanestro Olimpia Milano.

    Fonte: Ufficio Stampa Olimpia Milano

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