Direttamente dal Padiglione 1 della Fiera di Cremona, il nostro Giacomo Bazzani con la sua penna ci raccontano le storie più belle ed emozionanti di questa Stradivari Cup 2025!
Le 9:00.
Entro nel padiglione; rimbomba già il rumore delle arance a spicchi che sbattono sui parquet.
Il rumore più bello del mondo…
Il solito neurone di nord-ovest, quello preposto a mandarmi i più svariati ganci per sciocchezzare, mi fa arrivare la considerazione che in queste manifestazioni si cita raramente, e a volte pure mai, i presidi di sicurezza, dimenticando colpevolmente che senza la loro presenza non si potrebbero svolgere.
E quindi è stato un lampo recarmi dai Vigili del Fuoco e dai volontari della Croce Rossa per fare due chiacchiere…
Sono ben contenti di essere qui e si augurano pure di non fare nulla, ma comunque pronti ad intervenire.
Non essendoci stati nei tre giorni precedenti né incendi, né morti e neppure, tranne qualche piccolo problemino, feriti, si sono goduti lo spettacolo.
Lo faranno certamente anche quelli presenti oggi; e siccome sarei un inguaribile guascon-goliardo, citerei solo le rappresentanti del gentil sesso (chi lo chiama debole non ha capito una beneamata fava…): Sara Cuttone dei Vigili del Fuoco, Danica Bottarelli e Diana Matel della Croce Rossa.
E naturalmente un grazie lungo da qui al Venezuela…
Ancora due gare per definire il tabellone delle finali Under 11.
Al campo Verdi, Vanoli e Academy Ticino. Primo tempo equilibrato; 10 a 9 per l’Academy.
Nel secondo, coach Davide Rossi mette giustamente sul parquet gli ultimi arrivati alla Vanoli Young e l’Academy prende il largo. Ma chissenefrega mi verrebbe da dire…
Nicolas, Under 11 Vanoli. Mi chiama e mi chiede l’ora. Gli chiedo perché e lui: “perché ho fame”…
Per la cronaca erano le 10:22.
E quello di fianco, Ibrahim, mi dice: “scusi signore (sic!) se l’abbiamo disturbata”
Che meraviglia!
Sul palco c’è un canestrino. Tra le altre millanta cose della Stradivari Cup c’è pure un torneino per mini cestisti che devono mettere l’arancina a spicchi nel suo naturale pertugio.
L’età media dei partecipanti si aggira intorno ai 9 anni, ma il bello è che ognuno di loro fa il tifo per gli altri; tutti gli altri.
Per la cronaca proprio ora Diego ha fatto 10 su 10.
Il tutto condotto da Marina di Radio Bruno, che essendo mamma di due bimbi è decisamente in grado di tenere la barra dritta.
Primo verdetto della Stradivari Cup 2025.
Finale 7°/8° posto Under 13 vinta dall’Alba Berlino sulla Cavigal Nizza (68 a 38).
In corso la finale 5°/6° posto tra Pesaro e SCAT Genova. A 5 minuti dalla sirena perfetta parità: 60 a 60.
Tra poco inizia pure la finale 3°/4° posto tra Vanoli e Ratiopharm Ulm.
Alle 12.00 iniziano le finali del torneo Under 11.
Scoop alla Stradivari Cup.
Giulia Bona costringe il papà Massimo, che suppongo sia conosciuto come la betonica dai baskettari cremonesi, a gestire il merchandising Vanoli. Ho vinto qualche cosa?
Epilogo palpitante per la finale 5°/6° posto Under 13. La spunta Pesaro sulla SCAT Genova 68 a 67.
Mi sovverrebbe un’altra riflessioncella sugli Under 11 che, come detto mi pare ieri, sono quelli che preferisco.
E lo sono non solo per le ragioni dette ieri ma perché “fallo c’è quando arbitro fischia” (famoso aforisma di Vujadin Boškov) per gli Under 11 è l’undicesimo comandamento.
Ad ogni fischio mettono giù l’arancina a spicchi e ricominciano…
Intanto al campo Vivaldi la Vanoli Under 13 è avanti di 8 (28 a 20) sulla Ratiopharm Ulm.
8 minuti alla sirena della pausa lunga.
Sono passato dal campo 3×3 dove c’è sempre un cioppo di gente che sgangana…
Esattamente come dall’altra parte del padiglione dove è stato rimesso il “canestrino” sloggiato dal palco.
Tutto ciò nel mentre si stanno svolgendo contemporaneamente 3 gare, e sull’unico campo “libero” un altro cioppo di gente dalle parti dei due canestri…
Chissà cosa ne direbbe James Naismith (l’inventore del basket) di sta faccenda, probabilmente sarebbe tra il sorpreso e l’orgoglioso.
Intanto a noi contemporanei non resta che imperituramente ringraziarlo per la sua invenzione che, come noto, è la più importante dopo la scoperta della penicillina…
Inizia ultimo quarto della finale 3°/4° posto Under 13 tra Vanoli e Ratiopharm Ulm.
Vanoli avanti 56 a 51.
Un cenno anche per i ragazzi del bar posto all’ingresso del padiglione che per 4 giorni hanno supportato e “sopportato” la pacifica invasione del popolo della Stradivari Cup.
Ai fornelli Emma Bosio e alla consegna cibo Gaia Martucci. Al bar Andrea Giacomazzi e Attilio Ardigò.
Tutti e quattro simpatia e professionalità a gò gò.
Un cenno particolare, non me ne vogliano gli altri, per Andrea Giacomazzi, più matto di una intera mandria di cavalli siberiani.
I loro boss, Gino Mete ed il figlio Nikola Mete, con ste quattro possono dormire sonni tranquilli.
Impresa della Vanoli Under 13 che va sul gradino più basso del podio battendo la favorita della vigilia, Ratiopharm Ulm, 72 a 64. E si va dai ragazzi di Capitan Fusco piuttosto soddisfatti.
Sta per iniziare la finale Under 13 tra Prievidza Basketball e NB1 Academy.
Dopo un iniziale predominio della Prievidza Basketball, c’è la reazione della NB1 Academy che chiude avanti di 2. 24 a 22
Il tifo al campo Mozart è proprio quello degno di una finale. In particolare il tifo francese.
Proprio a due passi da me c’è un, suppongo, papà che, con un piglio alla Robespierre, mi sta perforando un timpano…
E mi tocca segnalare un episodio non propriamente simpatico. Il coach francese sostituisce il suo play, reo di solo Dio sa cosa, e gli scaraventa addosso una gragnuola di insulti.
Il ragazzo si siede in panca in lacrime consolato dai compagni e dalla mamma che nel frattempo è sopraggiunta.
Un faccenda brutta brutta, certamente non da Stradivari Cup.
Per la cronaca il primo tempo si chiude sul 49 a 34 per la Prievidzia Basketball che con un parziale di 27 a 10 nel quarto mette una mano e mezza sulla coppa.
Iniziano anche le finali del torneo Under 11.
Campo Verdi 3°/4° posto Ticino Virtus, campo Puccini 1°/2° posto Brescia Pesaro.
Fine terzo quarto finale Under 13. Prievidza Basketball ha entrambe le mani sulla coppa. Un ventello di vantaggio sulla NB1 Academy; 70 a 50.
Finita la finale Under 13, dominata dalla Prievidza Basketball (84 a 67) che si porta a casa la Stradivari Cup 2025.
In corso le due finali del torneo Under 11.
La tribuna della finale (Pesaro Brescia) è divisa a metà tra i genitori/nonni/zii ecc. ecc. delle due squadre.
I bresciani però si sentono fino in piazza del Duomo…
Dopo due mini tempi si è sull’1 a 1 tra Brescia e Pesaro.
Nella finale 3°/4° tra Virtus e Ticino 1 minitempo per la Virtus 1 pari
Brescia chiama time out. Li ascolto entrambi e mi passa la paturnia che mi ha proditoriamente assalito dopo l’episodio del coach di Nizza.
Su questo parquet non ci sono solo coach, ma educatori a tutto tondo.
W il basket Under 11
Pesaro ha un playmakerino tutto pepe e fantasia, il n° 10. Vado a chiedere lumi nella parte di tribuna occupata dai genitori/nonni/zii ecc. di Pesaro e manco a farlo apposta becco la mamma. Si chiama Andrea.
E mi sa che c’ho visto giusto perché Andrea ha fatto pure gli All Star in Francia.
La coppa Under 11 andrà a Pesaro che ha già vinto quattro minitempi. Si gioca ovviamente anche il sesto.
Anche il terzo posto Under 11 è già assegnato. Va alla Virtus che ha vinto 3 minitempi e pareggiato l’altro. Anche qui si va avanti a giocare tutti i 6 minitempi.
Ed ora la cerimonia delle premiazioni.
Si chiude una edizione della Stradivari Cup con numeri da record.
Ed è stata pure una edizione coinvolgente, emozionante, appassionante, affascinante, certamente migliore di quelle degli anni scorsi che sembravano già il massimo possibile.
Chi scrive ha avuto la fortuna (avevo in mente un altro aggettivo ma non ve lo dico che tanto avete già capito…) di poterne seguire due “dall’interno” e pure io sono stato coinvolto, emozionato, appassionato, affascinato.
Come certamente lo sono stati gli atleti, i dirigenti e accompagnatori, i genitori/nonni/zii ecc., e tutti gli “addetti ai lavori”.
Ci sono dei vincitori perché è una gara, ma non è retorica scrivere che anche quest’anno han vinto tutti, gli atleti, i dirigenti e accompagnatori, i genitori/nonni/zii/ e tutti gli “addetti ai lavori”.
Ha vinto pure il basket, quello disinteressato, educativo, giustamente agguerrito ma sempre nel rispetto dell’avversario.
Mi ero ripromesso di chiudere queste “storie” assegnando un Oscar. E lo vince a furor di tutti i miei neuroni quel bimbo di Pesaro che alla mia domanda: “hai vinto?” Mi risposto: “non lo so”
In quelle tre parole c’è tutto lo spirito della Stradivari Cup.
Buonanotte atleti, dirigenti e accompagnatori, genitori/nonni/zii ecc/ addetti ai lavori, voi siete stati la Stradivari Cup 2025.
L’articolo 💭 Storie di STRADIVARI CUP di Giacomo Bazzani – DAY 4 proviene da Vanoli Basket Cremona.
Fonte: Ufficio Stampa Vanoli Cremona
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